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Tempio di Karnak: i segreti del complesso templare

Il Tempio di Karnak è uno dei luoghi più affascinanti e monumentali dell’antico Egitto. Situato a Luxor, l’antica Tebe, è il più grande complesso religioso mai costruito dall’uomo e ancora oggi stupisce per la sua imponenza. Entrare nel sito archeologico significa fare un salto indietro di migliaia di anni, in un mondo di faraoni, divinità e leggende che continua a incantare chiunque lo visiti.

Visitare il Tempio di Karnak è una tappa imperdibile durante un’escursione a Luxor da Marsa Alam

Le particolarità del Tempio di Karnak

Ciò che rende Karnak unico è la sua grandezza e la stratificazione di stili architettonici accumulati nei secoli. Non si tratta di un tempio singolo, ma di un vasto complesso che comprende santuari, cortili, piloni e laghi sacri.

Il cuore del sito è la celebre Sala Ipostila, un’immensa foresta di colonne che regala un senso di meraviglia e di smarrimento al tempo stesso. Le pareti e i pilastri sono ricoperti di geroglifici e bassorilievi che raccontano vittorie militari, riti religiosi e la potenza dei faraoni.

Chi ha costruito il Tempio di Karnak

Il Tempio di Karnak non fu opera di un solo sovrano, ma il risultato di oltre 1.500 anni di costruzioni e ampliamenti. I primi lavori risalgono alla XI dinastia (circa 2.000 a.C.), ma furono faraoni celebri come Ramses II e Hatshepsut a lasciare il segno più imponente.

Ogni dinastia aggiunse qualcosa: un nuovo pilone, un obelisco, una sala. Questo rende Karnak una sorta di libro aperto sull’evoluzione dell’architettura e della religione egizia.

il Tempio di Karnak

Quante colonne ci sono nel Tempio di Karnak

La meraviglia più famosa è la Sala Ipostila, che da sola ospita 134 colonne monumentali. Le colonne più alte raggiungono quasi i 23 metri, con capitelli a forma di papiro che sembrano toccare il cielo. Camminare tra di esse significa sentirsi piccoli di fronte alla grandiosità dell’antico Egitto.

Cosa vuol dire Karnak

Il nome Karnak deriva dall’arabo el-Karnak, che significa “villaggio fortificato”. In realtà, gli antichi egizi lo chiamavano Ipet-Sut, ovvero “il più perfetto dei luoghi”. Un appellativo che ancora oggi descrive al meglio l’emozione che si prova visitando questo sito straordinario.

Con Brixia il Tempio di Karnak non è solo una tappa archeologica, ma un viaggio nell’anima dell’Egitto. I nostri programmi di escursioni a Luxor includono la visita a Karnak insieme ad altri luoghi simbolo come la Valle dei Re, il Tempio di Hatshepsut e i Colossi di Memnone. Un itinerario che intreccia storia e magia, con la sicurezza di un’organizzazione curata in ogni dettaglio.

Info sull’escursione!
Quali sono le particolarità del Tempio di Karnak?
Il complesso è unico per la sua vastità e per la stratificazione di stili e costruzioni realizzate in oltre 1.500 anni. La Sala Ipostila, con le sue colonne imponenti, è il cuore del sito e lascia senza fiato chiunque la visiti.
Chi ha costruito il Tempio di Karnak?
Fu costruito e ampliato da molti faraoni, a partire dall’XI dinastia. Tra i sovrani più importanti spiccano Ramses II e la regina Hatshepsut, che ne hanno arricchito la maestosità.
Quante colonne ci sono nel Tempio di Karnak?
Nella Sala Ipostila ci sono 134 colonne monumentali, alcune alte fino a 23 metri. È una delle strutture più impressionanti mai realizzate nell’antichità.
Cosa vuol dire Karnak?
Il nome attuale deriva dall’arabo e significa “villaggio fortificato”, ma per gli egizi era “Ipet-Sut”, ovvero “il più perfetto dei luoghi”.